Allerta rossa in molte città turistiche italiane
L’Italia è attualmente travolta da un’intensa ondata di caldo che sta mettendo sotto pressione molte delle sue principali città, inclusa Roma, Firenze e Bologna. Il Ministero della Salute ha diramato l’allerta massima per il caldo in numerose aree, segnalando che anche le persone sane potrebbero risentirne fisicamente.
Secondo le previsioni, le temperature potrebbero superare i 40 gradi in diverse zone del sud, in particolare in Puglia, Basilicata e sulla costa siciliana. La combinazione tra alte temperature e umidità elevata sta rendendo il clima particolarmente opprimente, soprattutto nei centri urbani.
L’ondata di calore durerà fino ai primi di luglio
Responsabile di questa situazione meteorologica è l’anticiclone “Plutone”, che da giorni staziona sull’Italia, causando temperature elevate da nord a sud. In regioni settentrionali come l’Emilia-Romagna, la popolazione affronta giornate torride con livelli di umidità molto alti.
I meteorologi prevedono che il caldo persistente continuerà almeno fino al 3 luglio. Successivamente, alcune aree del nord potrebbero beneficiare di un leggero calo termico con condizioni più sopportabili.
Blackout a Torino: disagi in una città già stremata dal caldo
Nel fine settimana, un ampio blackout ha colpito la città di Torino, aggravando ulteriormente la situazione in un momento già critico. Domenica, a partire dalle ore 14, interi quartieri sono rimasti senza elettricità fino a tarda notte. Anche il giorno precedente si erano verificati circa 20 blackout minori in diverse zone della città.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il guasto ha colto la popolazione completamente di sorpresa, senza alcun preavviso da parte delle autorità. I residenti, così come numerosi turisti, si sono ritrovati senza frigoriferi funzionanti, condizionatori spenti e dispositivi elettronici non ricaricabili. Sono stati segnalati anche problemi con citofoni, cancelli elettrici e sistemi di apertura automatica, bloccando persino automobili nei garage.
Il caldo estremo tra le cause del blackout
L’azienda energetica Iren, responsabile della rete locale, ha attribuito i disservizi alle temperature elevate, che avrebbero surriscaldato il terreno dove passano i cavi elettrici. Inoltre, è probabile che l’uso simultaneo di migliaia di condizionatori in abitazioni e uffici abbia sovraccaricato il sistema, contribuendo al blackout.
Secondo l’azienda, si tratta di un problema strutturale che coinvolge l’infrastruttura elettrica della città: la rete di Torino, in parte obsoleta, non sarebbe più in grado di sostenere i picchi di consumo attuali, aggravati dalle ondate di caldo sempre più frequenti. Sono in corso investimenti per ammodernare l’impianto, ma i tempi per un ritorno alla piena efficienza non saranno brevi.