Stellantis (STLAM.MI) sta attuando una strategia su due fronti per rafforzare la sua posizione sul mercato e delineare il futuro della mobilità. Il gruppo ha avviato la produzione della nuova generazione del SUV Jeep Compass nel suo stabilimento di Melfi, nel sud Italia, annunciando contemporaneamente una partnership strategica con Nvidia e Uber per lo sviluppo di robotaxi a guida autonoma.

Avvio della produzione della nuova Jeep Compass a Melfi

La produzione del nuovo Compass è iniziata mercoledì nello stabilimento lucano. Basato sulla moderna piattaforma STLA Medium, il SUV è inizialmente offerto in versione ibrida e completamente elettrica, quest’ultima con un’autonomia dichiarata di 650 chilometri. Una variante ibrida plug-in (PHEV) seguirà all’inizio del 2026. Il Compass, un bestseller per il marchio Jeep e per l’intero gruppo Stellantis con 2,5 milioni di unità vendute fino ad oggi, sarà distribuito in 60 paesi tra Europa, Medio Oriente, Africa, Asia, Australia e Nuova Zelanda. Per il mercato americano, Jeep produrrà il Compass localmente negli Stati Uniti, al fine di evitare i dazi sulle importazioni.

L’obiettivo di rilanciare la produzione italiana

Questo lancio è un tassello fondamentale nel piano di Stellantis per rilanciare le vendite e invertire il calo della produzione nel paese. Secondo le previsioni del sindacato FIM Cisl, la produzione complessiva di Stellantis in Italia è destinata a scendere a poco più di 310.000 veicoli nel 2025, con una quota di autovetture inferiore alle 200.000 unità. Questo dato si confronta con le 283.000 auto prodotte l’anno scorso, che ha rappresentato il livello più basso degli ultimi quasi 70 anni.

Il piano di Stellantis per l’Italia

Il piano presentato da Stellantis alla fine del 2024 mira a invertire questa tendenza. Oltre al Compass, include altri nuovi modelli, come la versione ibrida della Fiat 500, la cui produzione inizierà il mese prossimo presso il complesso di Mirafiori a Torino. “Questo conferma che questo paese è strategico nelle attività globali del gruppo”, ha dichiarato Antonella Bruno, managing director di Stellantis per l’Italia. Tuttavia, non ci si aspetta benefici materiali immediati: i primi nuovi modelli annunciati raggiungeranno la piena capacità produttiva solo tra il 2026 e il 2027. Lo stabilimento di Melfi è stato il primo sito produttivo per modelli Jeep al di fuori del Nord America, avendo iniziato la produzione di veicoli del marchio nel 2014.

Partnership strategica per i robotaxi a guida autonoma

Parallelamente al consolidamento produttivo, Stellantis guarda al futuro della mobilità urbana stringendo un’alleanza con Nvidia e Uber. La partnership è strutturata in diverse fasi: Uber prevede di iniziare l’espansione della sua flotta autonoma globale nel 2027, con l’obiettivo di raggiungere 100.000 veicoli di diversi produttori. La flotta sarà supportata da un’infrastruttura di intelligenza artificiale condivisa basata sulla piattaforma Cosmos di Nvidia. Insieme, Uber, Nvidia, Stellantis e il produttore a contratto Foxconn svilupperanno e produrranno veicoli autonomi di Livello 4 (guida completamente automatizzata, senza conducente, ma limitata a specifiche aree operative) destinati ai servizi di robotaxi.

Il ruolo di Stellantis e le piattaforme dedicate

L’accordo mira a combinare le rispettive competenze: l’esperienza di Stellantis nello sviluppo e nella produzione di veicoli, il software di Nvidia per la guida autonoma e l’IA, le capacità di Foxconn nell’elettronica e nell’integrazione dei sistemi, e la leadership di Uber nel settore del ride-hailing. Stellantis sarà uno dei primi costruttori (OEM) a fornire ad Uber almeno 5.000 veicoli di Livello 4 a partire dal 2028, destinati alle operazioni di robotaxi negli Stati Uniti e in altri mercati internazionali. Questi veicoli utilizzeranno la soluzione Nvidia Drive e saranno costruiti sulle nuove piattaforme di Stellantis: la STLA Small per auto compatte e la K0 per furgoni di medie dimensioni.

Una nuova visione per la mobilità urbana

Le prime immagini concettuali suggeriscono che per le corse con pochi passeggeri potrebbero essere utilizzati SUV compatti, come la Jeep Avenger o la Peugeot e-2008, mentre per le operazioni di “ride-pooling” (corse condivise) potrebbero essere impiegati furgoni come il Peugeot e-Traveller. “La mobilità autonoma apre la porta a nuove scelte di trasporto più convenienti per i clienti”, ha affermato Antonio Filosa, CEO di Stellantis. “Collaborando con leader nell’IA e nei servizi di mobilità, puntiamo a creare una soluzione scalabile”. Nell’ambito dell’accordo, Uber gestirà l’intera operatività della flotta, inclusa la manutenzione remota, la ricarica, la pulizia e il supporto clienti. “I robotaxi segnano l’inizio di una trasformazione globale della mobilità”, ha aggiunto Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA. “Quella che una volta era fantascienza sta rapidamente diventando una realtà quotidiana”.